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Vite in gioco

Si è svolto nella mattinata di martedì 6 giugno, presso il Cinema Teatro Fulvio, l’incontro delle classi della Scuola Secondaria di Primo Grado con la dott.ssa Paola Di Sabato, psicoterapeuta presso il SerD. di Termoli sul tema del Gaming disorder e delle problematiche ad esso connesse. In tale occasione è stato proiettato il corto Vite in gioco, realizzato da un gruppo di alunni della Secondaria di Primo grado guidati dalle Prof.sse Laura Calvano e Marianna Zarlenga, docenti dell’Omnicomprensivo Giulio Rivera di Guglionesi, che già da qualche anno portano avanti iniziative legate al Cinema e al Teatro per la scuola.

Marco, il giovane protagonista del video, introverso e insicuro, scopre per caso il mondo dei videogame. Il gioco diventa poco a poco una vera e propria ossessione, che lo induce a trascurare gli impegni scolastici e ad assumere atteggiamenti aggressivi. L’amicizia con una coetanea, che si rifugia nei libri  perché non riesce ad accettarsi, lo aiuterà a uscire dalla “vita parallela” in cui si sta sempre più isolando. Insieme acquisiranno la consapevolezza che bisogna trovare in se stessi la forza per affrontare le difficoltà.  

Gli studenti coinvolti nel progetto hanno partecipato in modo attivo ad ogni fase della sua realizzazione, riuscendo ad immedesimarsi nella storia raccontata che affronta situazioni tipiche del periodo adolescenziale, in particolare le insicurezze e la costante ricerca di approvazione da parte dei coetanei. Ciascuno ha contribuito in base alle proprie attitudini: i più disinvolti nel ruolo di attori, altri impegnati nelle riprese effettuate con i propri cellulari, altri ancora nel montaggio e nella scelta delle musiche.

Al di là del risultato ottenuto con il corto, ai ragazzi resterà la soddisfazione di essersi messi in gioco attraverso l’esperienza teatrale, un momento di forte socializzazione e di inclusione in grado di incidere sulla crescita della persona sia a livello cognitivo sia a quello emotivo. Il lavoro è stato anche un’importante occasione per riflettere sulla necessità di utilizzare in modo corretto e consapevole gli smartphone e le altre apparecchiature tecnologiche e su quanto sottile sia la linea che divide una sana passione per i videogame da una pericolosa dipendenza.

In tal senso molto efficace è stato l’intervento di apertura della Prof.ssa Patrizia Ancora, dirigente dell’Omnicomprensivo di Guglionesi, che ha rimarcato agli studenti presenti le potenzialità dei dispositivi digitali, ma nel contempo di non sottovalutare i rischi connessi ad un uso improprio dei cellulari, ancor di più se utilizzati in modo scorretto in classe, talvolta anche a discredito dei docenti in servizio.

Inoltre la dott.ssa Di Sabato, nel corso del suo intervento, ha illustrato in modo chiaro benefici, vantaggi e rischi connessi all’uso dei videogiochi, enunciando anche un decalogo con buone norme da seguire per utilizzare in modo corretto i dispositivi digitali. Ha sottolineato come qualsiasi materiale venga immesso sul web, come foto e messaggi, non siano più rimovibili, anche se postati in un momento di impulsività o solo per scherzo. Suggeriva, dunque, di evitare di agire con leggerezza, senza riflettere sulle conseguenze. I ragazzi, oggi, nonostante siano “nativi digitali” purtroppo hanno scarsa consapevolezza dell’enorme potere che ha il cellulare, mentre è compito degli adulti, “immigrati digitali”, quello di guidarli. Vivere l’adolescenza è più complesso rispetto al passato poiché i ragazzi, costretti a confrontarsi con le proprie imperfezioni sotto uno sguardo critico amplificato dai social, spesso non riescono a reggere alla pressione. Sottoposti costantemente a forti stimoli dall’esterno sono sovente a disagio, mentre gli adulti, che dovrebbero infondere loro speranza, disattendono il loro ruolo. L’importante, quindi,  è saper trovare un giusto equilibrio che allontani dal rischio più pericoloso: lo scollamento dalla realtà e il rifugio nel virtuale. Insomma, come ben espresso dalla psicoterapeuta, tra costi e benefici la virtù sta nel mezzo, nel cercare, cioè, un giusto equilibrio tra i vantaggi che Internet ci offre e  i rischi che si corrono.

Al termine dell’incontro agli studenti presenti è stato rilasciato un “Patentino Smartphone”, previo superamento di un test finale collettivo in cui gli alunni hanno dimostrato di aver preso piena consapevolezza delle potenzialità e dei rischi di questo straordinario dispositivo.

 

Il corto Vite in gioco, realizzato da un gruppo di alunni della Secondaria di Primo Grado, tratta un tema attuale, la dipendenza dai videogiochi, ma mostra anche la fragilità di tanti adolescenti che temono il giudizio dei coetanei e cercano in ogni modo il loro consenso. I nostri attori in erba si sono immedesimati nella storia e hanno partecipato con entusiasmo alla realizzazione del video, girando le scene con i propri smartphone. Due di loro, in particolare, si sono occupati del montaggio, supportati dal prezioso aiuto del sig. Emilio Pietrolà, sempre attento e disponibile. I ragazzi hanno curato anche la scelta delle musiche e la realizzazione della locandina. Il corto ha visto la partecipazione tra gli interpreti anche dell’alunno Tilli Vincenzo della classe 3 C. Un doveroso ringraziamento va, infine, alla prof.ssa Iolanda Aceto che ha messo a disposizione la propria abitazione per le riprese di alcune scene.

 

Guarda il corto...clicca qui.

 

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